SEO e realizzazione siti web Udine a misura di PMI
Quest’oggi sono molto contenta di proporre questa Intervista SEO poichè il mio ospite sarà un consulente SEO specializzato in local search: Luca Bove.
1) Ciao Luca, nel settore della local search, non hai certo bisogno di presentarti ma solitamente mi piace chiedere ai professionisti di iniziare con una presentazione
Intanto grazie.
Ho una formazione tecnica, dopo esperienza nei reparti IT di una banca, ho iniziato a lavorare come SEO nel 2000, e dal 2007 è iniziata la mia specializzazione nella Local SEO che è confluita nella creazione di una società dedicata alla consulenza in questo ambito.(https://www.LocalStrategy.it).
Offriamo consulenza, formazione, ma abbiamo anche sviluppato una piattaforma proprietaria che aiuta i brand con molti punti vendita a gestirne la presenza su Google My Business e sugli altri canali local in maniera efficiente (facendo risparmiare sino al 60% delle ore lavorate) ed efficace (più clienti).
Inoltre lavoriamo molto nell’ambito dell’automazione con progetti ad hoc.
2) Iniziamo sfacciatamente con le domande vere e proprie. Dicci perché dovremmo leggere il tuo libro Local Strategy!
Prima di tutto perché il canale in questione, comunemente chiamato Local Search Marketing, è ancora sottoutilizzato dalle aziende. Nonostante il numero di utenti dell’app Google My Business sia simile a quello di Instagram, non viene ancora considerato con un canale utile per entrare in contatto con nuovi clienti.
Nel libro parlo, tra le altre cose,
É rivolto a chi lavora nelle attività locali e ai consulenti che vogliono avere una idea più chiara di cos’è questo strumento e di come utilizzarlo al meglio.
3) Dal momento che il tuo libro è per lo più incentrato su GMB, cosa è cambiato e quali sono secondo te le funzioni più utili ed interessanti introdotte nell’epoca Covid?
Varie ricerche hanno fatto vedere come durante il lockdown sono cresciute le visite ai negozi di prossimità a discapito dei negozi con grosse superfici.
Un altro studio ha mostrato come ci sia stato un aumento di visite verso negozi (di prossimità) dove non eravamo mai stati prima.
Per scoprire i negozi di prossimità uno strumento eccezionale è proprio Google Maps.
Quello che Ha fatto Google, con una reazione abbastanza veloce, è tranquillizzare gli utenti mostrando ad esempio tutti gli attributi sulla sicurezza (sulle schede sono apparsi attributi tipo Nel negozio tutti indossano la mascherina, viene misurata la febbre, ecc. ecc).
Ha poi messo in evidenza i servizi dei negozi tipo Consegna a Domicilio, Ritiro dall’esterno, ecc.
Inoltre su Google Trend si notano dei picchi pazzeschi su ricerche del tipo “Pescheria vicino a me”, “panificio vicino a me”, ecc.
Queste sono tutte ricerche che fanno apparire i box di Google Maps. Gli imprenditori che lo hanno capito, hanno prosperato.
4) Nell’ambito della consulenza che offri, con l’avvento della pandemia ci sono stati nuovi tipi di richieste da parte degli imprenditori?
Di particolari no. La pandemia però ha creato, almeno in parte, una nuova consapevolezza sull’importanza del digitale.
5) Facendo un balzo indietro invece, quali erano gli errori più comuni degli imprenditori per quanto riguarda la loro strategia local prima della pandemia?
Il primo errore è non considerare proprio lo strumento! O non utilizzarlo in maniera adeguata.
Poi l’aggiornamento della scheda. É pieno di recensioni negative dovute a dati non aggiornati, magari un cliente, basandosi sui dati trovati su Google Maps si recato presso quel negozio e lo ha trovato chiuso.
Bastano pochi secondi per aggiornare i dati e lo si può fare da smartphone e in alcuni casi anche da altri dispositivi (tipo POS alla cassa).
Ancora, quando di definiscono i vari canali da presidiare, occorre dargli il giusto peso, basandosi sui dati e non sulle mode del momento. TI racconto un aneddoto: un mio cliente che lavora nel settore delle macchine utensili, aveva un account instagram dove riportava le foto delle sue macchine per la lavorazione della lamiera!
Comprendere come si muovono gli utenti e dove stanno è fondamentale. Per alcune categorie merceologiche Google Maps (e di conseguenza My Business) è vitale e dovrebbe essere la prima cosa da fare.
Per ultimo le recensioni: non vanno temute, ma vanno gestite ed affrontate.
Se una attività è in piedi da 10/20 magari 30 anni vuol dire che ha soddisfatto dei bisogni di alcune persone. Ed è rimasta in utile. Altrimenti avrebbe chiuso.
Perché paura quindi di chiedere le recensioni?
Qualcuna sarà negativa, ma se la si chiede a tutti i clienti, annegherà tra quelle positive
6) L’ultimo anno ha visto, ovviamente, un boom degli acquisti online, i siti web delle aziende con una forte presenza local, si sono sempre rivelati all’altezza? Cosa è stato migliorato a livello di user experience?
Alcuni si sono dati da fare, introducendo molte migliorie, proprio per soddisfare quel bisogno informativo che era richiesto in questa fase delicata.
Altri, e sono tanti invece zero, non hanno apportato alcuna miglioria, perdendo così delle opportunità.
7) Hai qualche tool utile da consigliare agli imprenditori per la loro local search?
Per chi ha una sola scheda o poche schede (che sono la stragrande maggioranza degli imprenditori) basta utilizzare quello che offre la dashboard di Google My Business. In aggiunta con la Search Console e Google Analytics per analizzare i dati del sito web è più che sufficiente.
Può essere utile qualche tool che analizza i competitor della zona (Local Falcon, Place Scout, e simili).
Per chi ha molte schede da gestite allora si, dei tool che semplificano il lavoro e che automatizzano quello che si può, sono fondamentali. Come LocalCMS.
8) E viceversa qualche tool utile agli utenti, ovvero ai comuni mortali per quanto riguarda le loro ricerche local?
Quello che serve è Google Maps (e tutto l’ecosistema intorno).
Ha talmente tante funzionalità che mi stupisce sempre quando ne esce una nuova.
Oltre alle ricerche, ti da indicazioni stradali con tantissime opzioni, ti permette di salvare i luoghi preferiti, realtà aumentata, orari di mezzi pubblici, foto geolocalizzate, possibilità di prendere note, integrazioni con altri strumenti, personalizzazioni, creazione di itinerari con mymaps ….
9) Parlaci di Local CMS, la piattaforma che avete sviluppato all’interno di Local Strategy.
La piattaforma permette prima di tutto di efficientare la gestione di molti punti vendita sui sistemi locali, automatizzando vari processi. Permette ad esempio di prendere un dato e poi di propagarlo su GMB (Google My Business), Store Locator, Facebook, Apple Maps ed altri canali minori. Di gestire massivamente i vari dati.
Oltre a questo è alla base dei servizi di ottimizzazione e di Local SEO.
In pratica gestiamo le schede di catene e di franchising facendo risparmiare molto tempo, e aumentiamo la visibilità delle schede per attirare più clienti nei punti vendita.
Lascio un video a tal proposito.
10) Per terminare chiedo sempre ai professionisti di consigliarci qualche libro. Tu cosa consigli?
Uno delle mancanze più grandi che noto nei progetti è non avere una strategia di marketing a monte.
Spesso ci si concentra sugli strumenti, che dovrebbero essere l’ultima cosa, piuttosto che sui fondamentali, sul mercato e sulla domanda e sull’offerta.
Per questo consiglio un libro recente, anche abbastanza ironico, sul marketing: “Svuota il carrello. Il marketing spiegato benissimo” di Gianluca Diegoli
Web Designer e SEO Freelance a Udine o se preferite web designer SEO. Nel 2001 decisi di sezionare un sito web per vedere cosa c’era dentro, da allora creo e gestisco siti web. Lettrice onnivora, con un fisiologico bisogno di scrivere e di ballare.
In questa sezione propongo periodicamente approfondimenti a tema SEO e web marketing. Segnalo anche gli ultimi lavori di creazione siti web ad Udine e di posizionamento sui motori di ricerca.