Algoritmi Google: Google Freshness

Dopo un lungo periodo ritornano gli approfondimenti riguardo agli algoritmi Google. Oggi parliamo dell’algoritmo Freshness, l’algoritmo della freschezza… dei contenuti.

Il Google Freshness Update punta a rimescolare le SERP, premiando ovvero portando in alto, i contenuti più freschi sulla base della loro data. Questo perchè Google presuppone che i contenuti più freschi rispondano meglio alle necessità di chi effettua una determinata ricerca.

Questo principio va ad estendersi non solo ai risultati presenti nelle SERP, ma anche a tutti gli elementi presenti nella Universal Search di Google (news, immagini, video ecc…).

Google Freshness va ad impattare sul 35% delle query di ricerca, coinvolgendo in particolare le ricerche che riguardano:

1. Temi del momento ed eventi
2. Eventi ricorrenti (black friday, Natale, Festività)
3. Contenuti che per loro natura sono caratterizzati da aggiornamenti frequenti, come offerte di viaggio, coupon ecc…

Questo algoritmo assegna un “punteggio freschezza” ad ogni contenuto e per farlo prende in considerazione un elemento centrale ovvero la data. In questo caso la data non è come si potrebbe pensare la data di creazione di un contenuto ma piuttosto, la data in cui il Googlebot scansiona per la prima volta il contenuto e la data in cui quel contenuto appare per la prima volta nella SERP.

Google inoltre tiene conto anche della data di modifica dove per modifica intendiamo integrazioni o modiche consistenti al testo, ma anche i commenti che possiamo troviamo al di sotto dell’articolo.

Fatta questa premessa, vediamo di seguito quali sono quei metodi per mantenere sempre buono il posizionamento di quelle query che per loro natura possono essere soggette all’algoritmo Freshness.

1. Creare con regolarità e frequenza nuovi contenuti in modo tale che il Googlebot passi più frequentemente a “trovarci” in base anche a quanto detto riguardo al Crawl Budget (o meglio Crawl Rate)
2. Aggiornare i vecchi contenuti con nuovi dati. Ciò si può fare in più modi: scrivendo chiaramente la data dell’aggiornamento del contenuto, invogliando gli utenti a lasciare commenti, utilizzare i microdati, modificando title e titolo dell’articolo

Per sfruttare a nostro vantaggio Google Freshness (portando dei picchi di traffico al nostro sito) potremmo andare a caccia di “temi caldi”, in giro per il web. Qualche spunto per intercettare questo “hot topics”.

• trending topics su Twitter
• trending topics su Google Trend
• rimanendo aggiornato attraverso siti di news

Come consulente SEO ad Udine, Google Freshness è il motivo per cui ci tengo a pattuire con i miei clienti un piano editoriale SEO su base mensile, in modo tale che Google scansionando ogni mese il sito considerato trovi nuovi contenuti sempre freschi.