SEO e realizzazione siti web Udine a misura di PMI

menu x
menu x

Aprire un ecommerce: partita IVA, codici Ateco e adempimenti fiscali

  • 3 Febbraio 2025
Laura Musig Siti web Udine » Blog SEO » Aprire un ecommerce: partita IVA, codici Ateco e adempimenti fiscali
Si parla di:
    aprire-ecommerce

    Avviare un ecommerce: cosa serve sapere

    Negli ultimi anni, il commercio elettronico ha registrato una crescita esponenziale, offrendo grandi opportunità a chi desidera avviare un negozio online. Tuttavia, per aprire e gestire correttamente un e-commerce è necessario conoscere alcuni aspetti burocratici, fiscali e amministrativi.

    In questa guida verrà spiegato tutto ciò che serve per aprire un ecommerce in Italia, dalla necessità della partita IVA ai codici Ateco e agli adempimenti fiscali da rispettare.

    Per aprire un ecommerce serve la partita IVA?

    Chi desidera vendere prodotti o servizi attraverso uno store online deve necessariamente aprire una partita IVA. La normativa italiana non permette di utilizzare la ritenuta d’acconto per attività di commercio elettronico, in quanto questa forma è riservata solo a collaborazioni occasionali e non continuative.

    Vendere senza partita IVA è considerato illegale e può comportare pesanti sanzioni amministrative e fiscali. Infatti, l’Agenzia delle Entrate controlla attentamente le attività di commercio elettronico per evitare fenomeni di evasione fiscale. Pertanto, chi apre un negozio online senza partita IVA rischia multe elevate e possibili accertamenti fiscali retroattivi.

    Come aprire la partita IVA per un ecommerce

    Per aprire una partita IVA è necessario seguire alcuni passaggi fondamentali. Innanzitutto, è possibile presentare la richiesta presso l’Agenzia delle Entrate compilando il modulo AA9/12 per le ditte individuali. In alternativa, ci si può rivolgere a servizi di consulenza specializzati, che semplificano l’intero processo.

    Durante l’apertura della partita IVA, bisogna scegliere il regime fiscale più adatto alle proprie esigenze. Chi avvia un piccolo ecommerce può optare per il regime forfettario, che offre vantaggi fiscali e minori adempimenti rispetto al regime ordinario.

    Una volta ottenuta la partita IVA, è necessario registrarsi presso il Registro delle Imprese della Camera di Commercio competente e iscriversi all’INPS per la gestione dei contributi previdenziali.

    Quali sono i codici Ateco necessari per aprire un ecommerce?

    I codici Ateco servono a identificare l’attività economica svolta e sono fondamentali per determinare il tipo di tassazione e gli adempimenti fiscali richiesti. Per il commercio elettronico, i codici Ateco più utilizzati sono:

    • 47.91.10: Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet.
    • 47.91.20: Commercio al dettaglio di prodotti effettuato per corrispondenza o tramite televisione.

    La scelta del codice Ateco corretto dipende dal tipo di prodotti venduti e dal modello di business adottato. Un errore nella selezione potrebbe comportare problemi fiscali o la necessità di modifiche successive.

    Un servizio come Fiscozen può supportare chi desidera aprire un ecommerce nella scelta del codice Ateco più adatto, evitando errori e semplificando la procedura.

    Fiscozen è un servizio pensato per semplificare la gestione fiscale delle partite IVA, offrendo assistenza completa per l’apertura e la gestione degli adempimenti obbligatori. Grazie a una piattaforma intuitiva e a un team di esperti, Fiscozen permette di monitorare le scadenze fiscali, inviare dichiarazioni e ottenere consulenza personalizzata. Questo servizio rappresenta un valido supporto per chi avvia un negozio online, garantendo una gestione semplice e senza stress della parte burocratica.

    Altri adempimenti fiscali da ricordare

    Oltre alla partita IVA e ai codici Ateco, chi gestisce un ecommerce deve rispettare diversi adempimenti fiscali:

    • Emissione delle fatture: è obbligatorio emettere fattura per ogni vendita, a meno che non si operi sotto il regime forfettario, dove alcune semplificazioni sono previste.
    • Iscrizione al VIES: Per chi vende prodotti o servizi a clienti in altri Paesi dell’Unione Europea, è necessaria l’iscrizione al VIES (Sistema di scambio di informazioni sull’IVA).
    • Dichiarazione IVA: Anche chi opera in regime forfettario deve presentare alcune comunicazioni periodiche, come la dichiarazione dei redditi e la dichiarazione IVA, se prevista.
    • Contributi INPS: I contributi previdenziali devono essere versati regolarmente in base al reddito dichiarato.

    Infine, bisogna tenere conto delle normative sulla privacy e sulla protezione dei dati, in particolare il GDPR, fondamentale per gestire correttamente le informazioni dei clienti.

    Aprire un ecommerce in Italia è un processo che richiede attenzione agli aspetti burocratici e fiscali, ma con il supporto giusto è possibile evitare errori e complicazioni. La partita IVA è un requisito imprescindibile, e la scelta del codice Ateco corretto influisce direttamente sulla gestione fiscale dell’attività.

    Laura Musig SEO UdineLaura Musig

    Web Designer e SEO Freelance a Udine o se preferite web designer SEO. Nel 2001 decisi di sezionare un sito web per vedere cosa c’era dentro, da allora creo e gestisco siti web. Lettrice onnivora, con un fisiologico bisogno di scrivere e di ballare.

    Come diventare SEO:


    Corso SEO

    Ho inoltre raccolto le risorse più utili di questo blog per aiutare chi sta cercando di capire come si diventa SEO Specialist:

    SEOZoom

    Blog SEO e ultime news

    In questa sezione propongo periodicamente approfondimenti a tema SEO e web marketing. Segnalo anche gli ultimi lavori di creazione siti web ad Udine e di posizionamento sui motori di ricerca. 

    Perchè non leggi anche questi post?

    Leggi tutti i post dal mio blog seo