SEO e realizzazione siti web Udine a misura di PMI

Niente è per sempre, figuriamoci i contenuti del tuo sito o del tuo blog. Per quanto tu possa essere affezionato a quell’articolo che hai scritto 5 anni fa, esso potrebbe rivelarsi completamente inutile alla tua strategia SEO ed editoriale e quindi, come i rami secchi di un albero, andrebbe potato. E questa è la metafora perfetta per parlare di content pruning o potatura SEO.
Con content pruning (potatura contenuti) indichiamo quel processo di eliminazione dei contenuti che performano poco o risultano non aggiornati, dal tuo sito internet.
Fare content pruning non necessariamente significa cancellare contenuti. Anche se la tua pagina ha poco traffico, potrebbe essere comunque ben posizionata, generare conversioni o avere un potenziale di engagement sul tuo pubblico.
Per questo motivo esistono tre differenti approcci al content pruning:
Esistono svariati buoni motivi per fare content pruning, sia dal punto di vista “reputazionale” sia dal punto di vista dell’impatto sulla SEO. E proprio da questi ultimi partiamo.
Per quanto riguarda la salute SEO del tuo sito, specie se si tratta di un sito di grandi dimensioni che negli anni per varie ragioni è cresciuto in modo disordinato (come appunto una grande pianta), una strategia di content pruning ti consente di:
Nonostante gli indiscussi benefici sulla SEO in content pruning non è un’attività finalizzata a recuperare posizionamenti persi, ma un’attività di manutenzione e tuning da svolgere su basi regolari soprattutto se hai un sito di grandi dimensioni.
Oltre agli impatti SEO del content pruning, non dimentichiamo che la potatura contenuti ci permette di rimanere allineati con la nostra strategia editoriale e di branding. Chiediamoci sempre quindi, se un determinato contenuto è allineato con quello che stiamo facendo come azienda, come liberi professionisti o semplicemente come blogger. Per quanto un contenuto possa risultare di qualità, dopo anni non è detto che ci rappresenti ancora. Questa attività di revisione non può che avere un impatto positivo sull’esperienza dei nostri utenti.
Dopo aver capito che cos’è e perché farlo, cerchiamo di capire come fare content pruning attraverso uno step-by-step dei passi da seguire. Attenzione: non li devi fare tutti, come leggerai qui sotto, alcuni sono alternative che vanno scelte in base alla tua condizione specifica.

Il passo più importante del processo di content pruning è indubbiamente decidere quali contenti eliminare. Quello che devi prima di tutto tenere a mente è quello di eliminare i contenuti tossici per la tua strategia di SEO-Copywriting. In generale parliamo di:
Sembra un sacco di roba da vagliare ma fortunatamente ci vengono incontro tanti strumenti SEO per alleggerirci il lavoro. In breve:
Se il tuo contenuto di per sé funzionava ma col passare del tempo è diventato datato o ha perso la sua utilità nei confronti degli utenti, allora è il momento di fargli una bella rinfrescata. Con il content refreshing potrai rendere il tuo contenuto in linea “con lo stato dell’arte” ed assicurarti che sia sempre rispondente ai bisogni dei tuoi utenti, ampliandolo e mantenendone invariata la qualità. Per fare questo puoi:
Dopo l’aggiornamento dovresti:
Se hai realizzato più contenuti su uno stesso argomento senza andare troppo in profondità e guarda caso nessuno performa puoi accorpare o fare un merge di più articoli. se si individuano più contenuti che trattano argomenti simili o correlati, ma nessuno dei quali è particolarmente esaustivo o performante, una strategia efficace può Questa opzione ti consente di limitare la frammentazione dell’autorità SEO, creando articoli più utili ed esaustivi. Dopo aver accorpato più contenuti, è importante reindirizzare gli URL delle pagine eliminate alla nuova pagina “consolidata”.

Se il tuo contenuto è caratterizzato da scarsissime performance (poche visite, click, CTR) cancellalo e basta.
Quando opti per l’attività eliminazione definitiva non dimenticare di compiere queste tre attività:
Se non hai eliminato, aggiornato o accorpato i tuoi contenuti esiste inoltre una quarta via meno battuta la rimozione dei contenuti dall’indice. In altre parole, impostiamo sul nostro contenuto da non considerare la direttiva noindex. Questo impedisce (o dovrebbe) a Google di indicizzare la risorsa, ma non impedisce di fatto al crawler di scansionarla, senza quindi alcun miglioramento per il crawl budget.
Ed infine monitoraggio post-potatura, per evitare errori ed effetti desiderati di questa complessa pratica di revisione contenuti. Per quanto accurato tu possa essere stato verifica nuovamente dopo qualche mese, non si sa mai ti sia scappato qualcosa!

Ho presentato tutti i buoni motivi e l’impatto SEO benefico della pratica del content pruning, ma questo non vuol dire che questo processo sia da effettuare a cuor leggero.
Tra gli errori più comuni legati al content pruning ricordiamo:
Sebbene la potatura SEO sia una pratica utilissima per la “salute SEO” del tuo sito, è sempre possibile limitarla definendo con chiarezza il piano editoriale del sito e la tua strategia di content marketing.
Laura MusigWeb Designer e SEO Freelance a Udine o se preferite web designer SEO. Nel 2001 decisi di sezionare un sito web per vedere cosa c’era dentro, da allora creo e gestisco siti web. Lettrice onnivora, con un fisiologico bisogno di scrivere e di ballare.
In questa sezione propongo periodicamente approfondimenti a tema SEO e web marketing. Segnalo anche gli ultimi lavori di creazione siti web ad Udine e di posizionamento sui motori di ricerca.