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Introdurre l’AI in azienda tra approccio corretto e corsi di formazione.

  • 24 Marzo 2025
Laura Musig Siti web Udine » Blog SEO » Introdurre l’AI in azienda tra approccio corretto e corsi di formazione.
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Chi come me si occupa di presenza online e web marketing, negli ultimi anni sta investendo molto tempo ed impegno rispetto alla formazione relativo all’ambito dell’intelligenza artificiale e generativa. Da un certo punto di vista questo rappresenta un percorso obbligato per non venire tagliati fuori da quella è la fisiologica evoluzione degli strumenti e degli approcci operativi.

Esistono però numerose realtà aziendali (la maggior parte), in cui l’avvicinamento agli strumenti ed alle potenzialità messe a disposizione dall’AI non appare poi così ovvio. È per questo che è tempo di attivare nelle aziende opportuni progetti formativi volti a fornire i dipendenti le opportune basi teoriche rispetto al mondo dell’AI, capaci di mettere in evidenza pro e contro, limiti ed opportunità.

In questo articolo vedremo come le aziende dovrebbero orientarsi nel mondo dei corsi di formazione sull’intelligenza artificiale.

Ecco un articolo informativo e accessibile di circa 800 parole, pensato per offrire un quadro chiaro e aggiornato su come le aziende stanno affrontando la formazione interna nel campo dell’intelligenza artificiale (AI).

AI in Azienda: come le imprese preparano i dipendenti alla rivoluzione dell’intelligenza artificiale

L’intelligenza artificiale è ormai parte integrante della strategia di crescita di molte aziende. Tuttavia, introdurre nuove tecnologie non è sufficiente: il vero vantaggio competitivo nasce quando le persone all’interno dell’organizzazione sono preparate a comprenderle, gestirle e sfruttarle al meglio. Per questo, la formazione sul tema dell’AI sta diventando una priorità per molte realtà aziendali.

L’AI non è solo tecnologia: serve cultura aziendale

Adottare l’intelligenza artificiale in azienda non significa solo integrare nuovi software o automatizzare processi. Richiede un cambiamento più profondo, che coinvolge l’organizzazione, i ruoli, le competenze e soprattutto la cultura aziendale. Molti esperti sottolineano l’importanza di un approccio olistico, dove la formazione diventa un elemento abilitante per una trasformazione digitale sostenibile e condivisa.

In questo scenario, le aziende più lungimiranti stanno investendo non solo in tecnologia ma anche nella formazione continua dei dipendenti, partendo dai ruoli più tecnici fino a quelli manageriali, e persino al personale amministrativo.

I nuovi bisogni formativi: non solo per gli esperti IT

L’AI tocca ormai ogni area aziendale: dalla logistica al marketing, dalla produzione alle risorse umane. Per questo, i percorsi formativi non sono più riservati solo agli sviluppatori o ai data scientist. Anche chi si occupa di customer service, vendite o analisi di mercato deve acquisire una nuova consapevolezza sul funzionamento e sulle potenzialità degli strumenti intelligenti.

I programmi di formazione più efficaci si distinguono per alcuni elementi chiave:

  • un linguaggio accessibile e modulato in base al livello di competenza;
  • esempi pratici legati al contesto aziendale;
  • l’integrazione con casi d’uso reali interni;
  • percorsi personalizzati e progressivi, da base ad avanzato.

Formazione interna o percorsi certificati?

Molte aziende stanno costruendo internamente i propri percorsi formativi, grazie alla collaborazione con università, centri di ricerca o partner tecnologici. Tuttavia, per garantire un riconoscimento formale delle competenze acquisite, sempre più imprese scelgono di includere anche certificazioni ufficiali nei propri piani di sviluppo del personale.

Le certificazioni rappresentano un importante strumento per:

  • standardizzare il livello di competenza atteso;
  • motivare i dipendenti a completare il percorso;
  • valorizzare le competenze nei percorsi di carriera;
  • rendere visibile all’esterno l’impegno aziendale sulla formazione.
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Le principali certificazioni in ambito AI

Il mercato oggi offre numerose possibilità di certificazione, sia per profili tecnici che manageriali. Le più riconosciute includono:

1. AI Fundamentals (Microsoft)

Un percorso introduttivo ideale per comprendere i principi base dell’intelligenza artificiale e il suo impatto nel business. Adatto anche a chi non ha un background tecnico.

2. TensorFlow Developer Certificate

Perfetto per chi sviluppa applicazioni AI e lavora su progetti legati al machine learning. Richiede una buona conoscenza di Python e della libreria TensorFlow.

3. IBM AI Engineering Professional Certificate (Coursera)

Un programma più avanzato che copre machine learning, deep learning e strumenti di sviluppo AI. Consigliato per chi intende operare su progetti complessi.

4. Certified Artificial Intelligence Practitioner (CAIP)

Promossa da CertNexus, questa certificazione offre una panoramica ampia e tecnica sul ciclo di vita dei progetti AI. Molto apprezzata in ambito enterprise.

5. AI For Everyone (deeplearning.ai)

Più che una certificazione tecnica, si tratta di un corso divulgativo creato da Andrew Ng. È molto utile per manager e decision-maker.

L’importanza del reskilling e upskilling

Una delle sfide principali per le aziende è evitare che parte del personale venga esclusa dalla trasformazione digitale. Per questo si parla sempre più di reskilling (riqualificazione) e upskilling (aggiornamento), cioè programmi pensati per aiutare i lavoratori a rimanere rilevanti e competitivi anche quando cambiano strumenti e processi.

Alcuni esempi includono:

  • percorsi di alfabetizzazione AI per impiegati amministrativi;
  • formazione all’uso di chatbot e sistemi predittivi per il customer care;
  • introduzione all’analisi dei dati per ruoli commerciali e marketing.

Il ruolo della leadership nella formazione AI

La formazione sull’intelligenza artificiale non riguarda solo chi “usa” la tecnologia, ma anche chi prende decisioni strategiche. I leader aziendali devono comprendere le potenzialità dell’AI per guidare la trasformazione, definire priorità e investimenti, valutare rischi ed etica.

Molte imprese stanno infatti includendo l’AI awareness anche nei percorsi dedicati ai dirigenti, puntando sulla comprensione del contesto e sulla capacità di interpretare scenari futuri.

La formazione come leva per la competitività

In un mercato in cui l’adozione dell’AI può determinare la sopravvivenza di un’impresa, investire nella formazione non è un’opzione, ma una necessità. Le aziende che sanno sviluppare internamente competenze diffuse e aggiornate saranno quelle in grado di:

  • integrare meglio le tecnologie;
  • ridurre la dipendenza da consulenti esterni;
  • innovare più rapidamente;
  • attrarre e trattenere talenti.

In conclusione, preparare i dipendenti ad affrontare l’era dell’intelligenza artificiale è un passo strategico per tutte le aziende. Non si tratta solo di gestire un cambiamento tecnologico, ma di costruire una cultura aziendale nuova, aperta al futuro e fondata sulla conoscenza condivisa.

Laura Musig SEO UdineLaura Musig

Web Designer e SEO Freelance a Udine o se preferite web designer SEO. Nel 2001 decisi di sezionare un sito web per vedere cosa c’era dentro, da allora creo e gestisco siti web. Lettrice onnivora, con un fisiologico bisogno di scrivere e di ballare.

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