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La funzione Pagine Peggiori di SEOZoom

  • 2 Marzo 2018
Laura Musig Siti web Udine » Blog SEO » La funzione Pagine Peggiori di SEOZoom
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Avete presente il detto “Il calzolaio ha le scarpe rotte”? Ecco accade anche a chi fa il consulente SEO! Spesso aggiornare un sito o un blog con il solo intento di tenerlo (appunto) aggiornato, ti fa dimenticare la gestione in ottica SEO. Poi quando hai a disposizione un software SEO valido come SEO Zoom ti accorgi di anni ed anni di negligenza. Com’è che SEO Zoom ci viene a rivangare tutte le mancanze del passato? Con la funzione Pagine Peggiori, un piccolo asso nella manica per quanto riguarda le strategie SEO!

La funzione Pagine Peggiori di SEOZoom ci elenca tutte le pagine di un sito che non sono posizionate (indipendentemente dal posizionamento) per nemmeno una parola chiave.

Capite bene che avere un alto numero di pagine non indicizzate non sottointende un buon livello di ottimizzazione generale di un sito.

Questa è solo una delle funzioni e delle buone ragioni per sottoscrivere SEOZoom (leggi la recensione).

Sto utilizzando questa funzionalità per migliorare le pagine peggiori di Donna e Dintorni soprattutto le pagine più vecchie, ovvero i post del 2013 quando il sito era appena nato.

pagine-peggiori-seozoom

La schermata Pagine Peggiori di SEOZoom

Mentre scrivo questo post (03/12/2017) le pagine definite come peggiori sono 274 ovvero il 38% del totale.

Quindi pian piano sto prendendo queste pagine web e porto avanti un’ottimizzazione onpage, secondo questa to do list.

  • ri-verifico la keyword reasearch fatta per quel articolo magari scoprendo nuove keyword correlate o con lo stesso search intent
  • verifico ed eventualmente inserisco la keyword di riferimento nel meta title
  • se vuota scrivo la description (150 caratteri)
  • se non è ottimizzata vado ad ottimizzare l’url dell’articolo in modo che sia breve e “cantante”
  • verifico la lunghezza del testo e se inferiore alle 300 parole lo integro fino almeno a 400 parole. Allungare il testo ci da modo di creare un contenuto decisamente più informativo, nonchè di utilizzare keyword correlate alla principale, keyword con lo stesso search intent ed argomenti che fanno parte dello stesso campo semantico. In particolare cerca di capire se nel tuo testo non c’è qualcosa che invece è presente nei contenuti dei tuoi competitor.
  • se ha senso divido il testo in paragrafi dividendoli con un titolo h2 che riporti una keyword della coda lunga.
  • se già non è così, faccio in modo che almeno qualche altro post interno al sito linki questo post.

Dopo avere fatto questa operazione, copio l’url e la vado a riportare nella sezione Pagine Monitorate di SEO Zoom. Pagine Monitorate è un’altra interessante funzione della Suite di cui parlerò in un post dedicato.

Laura Musig SEO UdineLaura Musig

Web Designer e SEO Freelance a Udine o se preferite web designer SEO. Nel 2001 decisi di sezionare un sito web per vedere cosa c’era dentro, da allora creo e gestisco siti web. Lettrice onnivora, con un fisiologico bisogno di scrivere e di ballare.

Come diventare SEO:


Corso SEO

Ho inoltre raccolto le risorse più utili di questo blog per aiutare chi sta cercando di capire come si diventa SEO Specialist:

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