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Le persone hanno chiesto anche: come sfruttare questa funzionalità

  • 20 Marzo 2023
Laura Musig Siti web Udine » Blog SEO » Le persone hanno chiesto anche: come sfruttare questa funzionalità
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Sono molto lontani i tempi in cui la SERP di Google consisteva nel solo elenco dei risultati organici. Negli anni infatti la universal search di Google si è arricchita con i risultati della local search, il featured snippet, Google Images, le FAQS e molto altro. Sembra che big G sia sempre alla ricerca di nuove funzionalità da introdurre.

In questo articolo parlerò della funzione “Le persone hanno chiesto anche” (che in inglese è People Also Asked (PAA)) e come sfruttarla all’interno della tua strategia SEO.

Che cos’è la funzionalità “Le Persone Hanno Chiesto Anche”

La casella People Also Ask o Le persone hanno chiesto anche, è un risultato di ricerca interattivo e universale di Google che visualizzerà una casella di domande poste da altri utenti in relazione alla tua query (o domanda) di partenza.

Facendo clic sui risultati di Le persone hanno chiesto anche si aprirà uno snippet di risposta da un sito web, insieme a un collegamento alla pagina che fornisce la risposta, attivando contemporaneamente nuove domande da aggiungere dinamicamente alla casella PAA.

seozoom-paa

Alcuni fatti interessanti su “Le persone hanno chiesto anche”.

Facciamo ora una veloce e divertente carrellata di fatti interessanti su questa funzionalità (che per rapidità abbrevierò in PAA, People Also Asked):

  • Le caselle PAA sono presenti in quasi la metà di tutte le ricerche all’interno del dataset di parole chiave di SEMRush da 1.000.000 di parole chiave e continuano a crescere.
  • Google sta utilizzando PAA almeno in parte per il perfezionamento delle query, offrendo ai siti web l’opportunità di visibilità in prima pagina sui termini di ricerca che in precedenza erano troppo ampi per essere targetizzati.
  • Una strategia SEO PAA è applicabile a quasi tutti i settori (le analisi specifiche del settore possono darti un’idea su quanto sforzo dovrebbe essere dedicato all’ottimizzazione PAA).
  • Ci sono opportunità e rischi per i grandi marchi di controllare le risposte in cui le domande PAA vengono mostrate nei termini di ricerca di marca.
  • A differenza degli snippet in primo piano o posizione zero, è possibile sia apparire in una casella PAA sia mantenere un ranking organico standard nella prima pagina di Google.
  • Il 75% delle volte che viene visualizzato un risultato PAA, è tra i primi 3 risultati in Google, offrendo buone possibilità di alta visibilità.
  • I termini delle domande in media genereranno PAA l’86% delle volte.
  • Google utilizza principalmente contenuti di testo web per i risultati PAA, con il 48% di tutte le caselle PAA che provengono esclusivamente dal testo nei paragrafi.
  • Esistono ancora opportunità non sfruttate per i contenuti video all’interno delle scatole PAA, dove Google non riesce a trovare risultati adeguati testuali, ovvero le PAA possono mostrare anche video.
  • Come per gli snippet in primo piano, la stragrande maggioranza (79%) dei riquadri PAA sono paragrafi tratti dai contenuti del sito web, seguiti da elenchi, video e tabelle combinati che comprendono il 7,6% dei risultati PAA. Un totale del 97,3% dei risultati PAA iniziali è esclusivamente guidato da paragrafi (48,3%) o contiene almeno un risultato di paragrafo combinato con altri contenuti (49%).
  • Come con altri tipi di risultati multimediali, la brevità è fondamentale con i risultati di paragrafo con una media di sole 41 parole.
  • Il box PAA può apparire insieme allo featured snippet.
  • Grazie al link “Feedback” puoi dare la tua opinione rispetto ad una determinata risposta.
  • Le PAA possono apparire in differenti punti della SERP
  • La prima volta che digiti una parola chiave nel motore di ricerca le PAA mostrate sono circa 3-4. Ma se clicchi su una domanda ne verranno mostrate altre ed ogni volta così quando cliccherai su una domanda. Quindi il numero di domande mostrate può diventare potenzialmente infinito.
paa-tabella
Le persone hanno chiesto anche in forma di “Tabella”

Quanto spesso la funzionalità appare nelle SERP

All’interno del dataset di parole chiave di SEMRush, i risultati PAA appaiono nel 49,37% dei risultati di ricerca per desktop e nel 52,27% per dispositivi mobili.

Suddividendo questi dati in 25 settori, si può notare che l’aspetto dei risultati PAA varia da un minimo del 9,5% nella categoria Immobiliare a un massimo del 64,2% in Computer ed elettronica.

Come ottimizzare i tuoi contenuti per apparire in PAA

Ottimizzare i tuoi contenuti per aumentare le chance di essere mostrati nel box Le persone hanno chiesto anche, è strettamente legato alla vostra strategia SEO ed offre varie opportunità che dovreste sfruttare. Questo perchè, ovviamente, dal momento che lo snippet riporta il link al sito web dal quale la domanda viene estratta, questo offre la possibilità di incidere positivamente sul proprio traffico in entrata.

Ci sono varie tecniche che potete utilizzare, le vediamo qui di seguito.

Estrai l’elenco delle domande legate ad una keyword

Ed a questo punto tu dirai: potrebbero essere centinaia, impossibile farlo a mano! Vero, ma è anche vero che con la tecnica delle scraping è possibile estrarre molte informazioni da qualsiasi pagina web. Per esempio Screaming Frog ha una funzione di scraping molto utile in questo senso. Ti lascio una guida qui.

Puoi integrare questo elenco anche con tool come alsoasked.com o Answer The Public, perfetti per trovare le migliori keyword della long tail. Per quanto riguarda gli strumenti a pagamento puoi anche usare SEOZoom o SemRush.

Otterrai un elenco con tantissime keyword phrases della coda lunga che iniziano per “cosa” “quanto” “come” “perchè” e così via.

Una volta estratto questo elenco di domande puoi passare al secondo punto.

Utilizza le domande ottenute nel tuo contenuto

Con il tuo elenco di domande in mano, puoi andare ad integrare un vecchio contenuto o creare un contenuto nuovo di zecca. In entrambi in casi, ma soprattutto nel primo, dopo l’integrazione vai a segnalare a Google le modifiche effettuate tramite lo strumento “Controllo Url” di Search Console.

Inserisci le domande nel testo nel punto e nell’ordine più opportuno. Non dimenticare di inserire le domande negli opportuni heading (titoli h2, h3…). Cerca anche di “scopiazzare” la formattazione delle risposte che sono riuscite a portarsi a casa “un’apparizione” in SERP.

In particolare ricorda che più del 72% delle parole chiave con 10 parole attiva le PAA, mentre solo il 47% delle parole chiave con 3 parole attiva tali risultati.

E non dare per scontato che le PAA vengano necessariamente innescate da keyword informative. Non sempre intento di ricerca è così ovvio.

Sfrutta lo Schema FAQS

Lo schema FAQS e lo schema how-to rappresentano un’interessante opportunità per le funzionalità SERP come gli snippet in primo piano e i PAA, quindi perché non provarci? Avere il contenuto giusto e testare il giusto tipo di schema può aiutarti ad ottenere preziosi snippet o PAA. In futuro, potremmo aspettarci che Google aumenti la quantità di markup che si riferiscono alle query informative.

Laura Musig SEO UdineLaura Musig

Web Designer e SEO Freelance a Udine o se preferite web designer SEO. Nel 2001 decisi di sezionare un sito web per vedere cosa c’era dentro, da allora creo e gestisco siti web. Lettrice onnivora, con un fisiologico bisogno di scrivere e di ballare.

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Ho inoltre raccolto le risorse più utili di questo blog per aiutare chi sta cercando di capire come si diventa SEO Specialist:

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